NEWSLETTER NUM.5
La relazione - realizzata dall’IRSSAT in collaborazione con il Dipartimento di Economia ed Impresa dell’Università di Catania nell’ambito del progetto NOWASTE LIFE09 ENV/IT/000070 – Task 5 “Analisi dei risultati e valutazione del sistema” - illustra qual è il fine ultimo del progetto NOWASTE, ovvero
presentare un modello di economia circolare applicabile in svariati contesti urbani.
Link al file: RELAZIONE
In poco più di sessante pagine abbiamo ripercorso, piuttosto velocemente, la nascita e lo sviluppo del progetto “No waste”.
I diciassette capitolo riassumono tutti i passi ed i progressi dell’iniziativa, dal convegno di presentazione, al primo prototipo del robot, alla partecipazione alla “Green Week”.
Non mancano anche i cenni ai programmi futuri, a partire dalle basi per la realizzazione di una start-up.
Chiude la pubblicazione la lettera aperta diffusa, a suo tempo, attraverso i nostri canali social.
La pubblicazione è arricchita da numerose foto e svariati Qr code che consentono di accedere ad interviste, rassegne stampa e servizi tv inerenti i diversi step del progetto.
Il pdf è disponibile cliccando qui, o sulla copertina pubblicata a sinistra (ctrl+ click pulsante mouse) e nella pagina facebook dell’Irssat. Il file pesa 8 mb.
Le altre pubblicazioni di fine progetto sono scaricabili tramite i seguenti links:
Il progetto NoWaste, come approvato dalla Commissione Europea, si è formalmente concluso il 31 dicembre 2014; ma l’Irssat continuerà a portarlo avanti finché ciò sarà possibile.
E’ doveroso ringraziare innanzitutto la Commissione Europea per il sostegno che ci ha dato in questi difficili ed entusiasmanti anni di lavoro: ha creduto come noi in un’idea ed abbiamo lavorato insieme e tantissimo per concretizzarla.
Dal primo prototipo all’ultima evoluzione passano 4 versioni, frutto di modifiche su modifiche: ed alla fine siamo qui, contenti per quello che abbiamo fatto ed amareggiati per quello che non abbiamo potuto fare, per gli obiettivi che non abbiamo potuto raggiungere.
Dopo una prima fase eccellente ci siamo scontrati con un problema dopo l’altro, paradossalmente più cresce il prestigio del progetto, più diventano concrete le azioni messe in campo, più crescono le difficoltà.
Nella seconda fase del progetto, inoltre, registriamo un calo di attenzione da parte di alcuni comuni partner, forse a causa delle rinnovate amministrazioni comunali o chissà per quale motivo; la Provincia regionale di Catania, peraltro, non partecipa e non onora alcun
impegno preso in fase di presentazione del progetto; il quadro è completato dal mancato finanziamento del nostro istituto da parte dell’amministrazione regionale circostanza che ci impedisce di cofinanziare il progetto essendo quel finanziamento l’unica nostra voce di entrata.
Abbiamo partecipato ad incontri su incontri, riunioni su riunioni, ma questo problema resta ad oggi irrisolto.
Al momento non so se l’IRSSAT sopravvivrà: resta l’entusiasmo, ed un enorme patrimonio: la certezza che è possibile realizzare idee importanti.
Questo dobbiamo trasmettere ai nostri giovani: si può fare! Con difficoltà certo, con ansie, amarezze e delusioni: ma si può fare!
Al punto che siamo stati selezionati dalla Commissione Europea per partecipare come espositori alla prestigiosa “Green Week” che si tiene ogni anno a Bruxelles: è uno dei più importanti appuntamenti internazionali in tema di politiche ambientali ed è organizzato e promosso dalla stessa Unione Europea.
La Commissione Europea, del resto, ha sempre creduto nel nostro progetto tant’è che ci ha inserito tra le migliori 9 buone pratiche in termini di eco innovazioni italiane, considerando il progetto No Waste “ben avviato al raggiungimento di risultati brillanti e replicabili” (NOTA 1) .
Abbiamo anche registrato un brevetto importante che copre e tutela il nostro robot!
Che altro pretendere da un piccolissimo istituto siciliano come il nostro che ha dedicato
tutte le sue forze e risorse a questo progetto?
Certo ci dispiace immensamente non avere avuto il feedback necessario da parte di alcuni comuni, mentre ci preme ringraziare il comune di Gaggi ed alcuni cittadini in particolare, per il sostegno offerto nelle due fasi di sperimentazione.
Per effettuare i test di lungo periodo avevamo bisogno di un intero anno di prolungamento, ma dalla Regione Siciliana non abbiamo avuto un soldo da dicembre 2012.
Abbiamo anche accettato la proposta della Regione Siciliana di sostituirsi a noi come capofila, proposta inaccettabile, certo, ma che fare quando si è del tutto disperati e senza un soldo?
Ancora più inaccettabile considerando il “non convincente apporto fornito al progetto” (così lo definisce la Commissione Europea 2 - NOTA 2 ), ed ancora peggio se si considera che a fronte di questa soluzione la Regione chiedeva il 50% dei ricavi derivanti dallo sfruttamento del
brevetto.
Ma che fare?
Di fronte al nulla ci sembrava l’unica soluzione che in quel momento poteva garantire la sperimentazione di lungo periodo. La Commissione Europea non ha comunque ritenuto sufficiente tale atto per garantire un buon esito del progetto e questo si è concluso al 31/12/2014.
Speravamo, lo speriamo ancora che le innovazioni dai noi proposte possano essere accolte con favore da parte dei soggetti economici che operano nei vari settori.
Eliminare la concezione delle discariche non è forse un obiettivo di chi le gestisce per sostituirle con un sistema moderno e innovativo che genera risorse dagli scarti, per godere dei benefici che poi ne derivano inserendosi in una logica di economia circolare sostenibile ed a basso costo?
Eliminare lo scarto dell’umido ed avere tempi di raccolta molto più lunghi con la possibilità di prelevare biogas ed utilizzarlo per i fini più adatti, con grandi vantaggi economici ed ambientali, non è forse obiettivo delle amministrazioni comunali?
Perché una sequenza così logica “innovazione-risorsa” deve riscontrare tanti problemi?
In fondo chi ci ha seguito sa che il tema vero che abbiamo di fronte è quello delle sostenibilità economiche ed ambientali. Nonostante le mille difficoltà incontrate, abbiamo realizzato i prototipi e con la preziosa
collaborazione dell’amministrazione comunale di Gaggi, che si è impegnata a sottoscrivere un’apposita convenzione, nel paesino messinese avvieremo la sperimentazione di lungo periodo.
Del resto, perché non osare?
GRAZIE GAGGI! ASSEMBLIAMO E CONSEGNIAMO.
Rivolgo, infine, un immenso ringraziamento a tutti ai giovani che ci hanno seguito, agli stagisti, a Manuela Cannistraci, la project manager, ed agli ingegneri che di volta in volta ci hanno onorato della loro collaborazione; rivolgo un sincero grazie anche alla stampa locale e nazionale, ai siti
web che ci hanno ospitato, ai giornalisti che ci hanno consigliato ed al supertecnico che ci ha fatto le riprese che abbiamo divulgato ed infine un grazie a tutti voi che ci seguite.
Continueremo ad informarvi sulle evoluzioni del No Waste e su quello che faremo fin quando potremo, fin quando ci saremo.
Un forte abbraccio.
CATANIA 21 novembre 2014- Lunedì pomeriggio, 24 novembre, l’Irssat consegnerà simbolicamente al Comune di Gaggi –ore 16, sala consiliare - 100 robot mangiarifiuti dando il via alla terza e conclusiva fase del progetto “No Waste”. L’iniziativa cofinanziata dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Life+ sviluppa e testa in tre piccole aree urbane (coinvolti anche i comuni di Melilli e Castelmola) un nuovo sistema di gestione di rifiuti in cui svolge un ruolo centrale l’elettrodomestico, grande la metà di una lavastoviglie, brevettato dall’istituto di ricerca etneo.
Il robot tritura e tratta la frazione organica dei rifiuti – avvalendosi dell’aiuto di speciali enzimi – producendo un pre-compost che verrà ritirato ogni 10/15 giorni e destinato alla produzione di bio-fertilizzante per agricoltura. Due i vantaggi evidenti rispetto al ciclo dei rifiuti: il contenimento dei costi di trasporto e la trasformazione dell’umido da rifiuto in risorsa. All’evento prenderanno parte il sindaco di Gaggi Francesco Tadduni, una rappresentanza della giunta e del consiglio comunale; sono stati invitati, inoltre, l’assessore regionale all’Ambiente Maurizio Croce ed il dirigente generale del dipartimento regionale Ambiente Gaetano Gullo.
“La consegna dei robot al comune di Gaggi – afferma il presidente dell’Irssat, Giuseppe Lo Bianco - rappresenta un ulteriore ed importante test per verificare l’applicabilità del ciclo No Waste su larga scala. Si tratta di un importantissimo traguardo centrato nonostante le enormi difficoltà riscontrante nel corso di quest’anno e che segna il successo della progettualità e della tenacia dell’istituto”. Risultati ritenuti importanti anche dalla Commissione Europea che ha inserito il progetto “No Waste” fra le buone pratiche in tema di eco innovazione.
“Come già annunciato nei mesi scorsi nel corso della “Green Week” a Bruxelles – continua Lo Bianco – il precompost può essere utilizzato per produrre biogas e successivamente trasformato in compost di qualità”.
Gli studi realizzati dall’Irssat hanno appurato che l’impiego del robot No Waste in una comunità di 10/15 mila persone produrrebbe una resa annua energetica del valore di circa 70/100mila euro/anno, applicando le attuali tariffe degli enti di gestione in Italia.
“E’ uno sviluppo concreto - conclude Lo Bianco - che ha destato ampio interesse sia in ambito nazionale che internazionale e che sarà oggetto di ulteriori azioni pilota”.
Questo il link diretto al sito della Commissione Europea, sezione Ecoinnovazione e buone pratiche: